martedì 30 giugno 2015

La Torre Cotogna

Risalendo la Valle del Foglia da Pesaro verso il cuore del Montefeltro, è difficile non accorgersi di questa torre. Austera, imponente, veglia da secoli gli antichi confini del Ducato di Urbino.
Fin da piccolo, nei miei spostamenti in zona, sono rimasto affascinato da questo antico edificio, relitto di un mondo ormai dimenticato. La torre, denominata Cotogna, si trova in cima un colle che lambisce il corso del Fiume Foglia ed è circondata da silenti campi i quali formano il tipico paesaggio feltresco.
Guardando da più vicino l'edificio si comprende però il suo grave stato di abbandono e la cosa rattrista non poco. Esiste da parte della provincia un progetto di recupero ma ad essere franchi, è solo grazie all'imponenza della struttura stessa se ancora oggi si può rimanere affascinati dalla potente sagoma della Torre Cotogna.


giovedì 11 giugno 2015

In vacanza sul Gargano con Anna

Ormai da un po di tempo sono stato contattato via mail da Anna, una mia lettrice amante dei viaggi e con il pallino per i blog. La ragazza è come dire... una blogger errante,  non ha un angolo personale dove poter postare i suoi articoli. Così mi ha chiesto di poter pubblicare uno dei suoi itinerari nel mio spazio personale. 
Io, il non plus ultra del provincialismo, sono stato felice di "ospitare" Anna. Mi sembra carino che viaggi del tutto differenti dai miei facciano parte di Itinersi Mei. Un ulteriore modo di mettere il naso fuori di casaSpero ci siano altre occasioni.
Ovviamente il testo e le foto sono opera originale di Anna. 


Fin da bambina ho sempre amato la montagna... lunghe camminate fra i sentieri più dispersi, a volte addirittura non segnalati correttamente. Ricordo ancora quando all’età di 12 anni in compagnia della mia famiglia abbiamo svolto l’escursione al Rifugio Vittorio Emanuele II, ai piedi del Gran Paradiso, in Valle d’Aosta. Un’emozione davvero difficile da spiegare a parole se non si è mai provato un’esperienza simile.

Oggi sono cresciuta... e purtroppo queste grandi escursioni non fanno più molto per me.. quindi cerco sempre di trovare qualche località vacanziera che mi possa offrire la montagna ma anche il mare.

Da quasi tre anni per le vacanze estive o primaverili, io e la mia famiglia raggiungiamo il mitico Gargano, in Puglia. Una delle particolarità del Parco Nazionale del Gargano è quella di racchiudere al suo interno tutto ciò che si può volere da una vacanza: mare, montagna, cultura e natura.
La flora è molto particolare, passa da fitte ed estese foreste a grandi altopiani carsici, da ripide falesie sul mare caratterizzate da fantastiche grotte marine a boscose valli che scendono verso il mare. Insomma... un luogo incantato!

La grande Foresta Umbra comincia con il “Bosco di Sfilzi”, qui dove abbiamo concluso la nostra ultima escursione sulle montagne del Gargano. Una ricca vegetazione di aceri e faggi ( e molti altri alberi che non conosco), coprono una superficie di oltre 12000 ettari, organizzati con numerosi sentieri naturalistici attrezzati.

Noi, non essendo dei grandi sportivi e avendo una bambina di 8 anni, cerchiamo sempre i percorsi più semplici.

Uno degli itinerari più belli e testati

Uno degli itinerari che ci è piaciuto particolarmente è La Fonte di Sfilzi:
- difficoltà: facile
- tipologia: naturalistico
- tempo di percorrenza: 4 ore e mezza

Lo possiamo definire come un percorso di trekking naturalistico, addentrato in uno dei sentieri più belli e spettacolari della Foresta Umbra.
Il sentiero parte da un’area di sosta e pic-nic adiacente alla SP 52 Bis Umbra Mare, in località Caritate. Attraversando un bosco di querce si arriva ad un cutino, un piccolo lago artificiale, che, oltre a raccogliere l’acqua piovana, attira anche la fauna selvatica come caprioli, cinghiali, volpi e tassi. Noi purtroppo non abbiamo visto nessuno di questi animali da vicino.. anzi meglio non trovare nessun cinghiale durante il proprio cammino! Abbiamo intravisto da lontano soltanto un capriolo.. ma neanche il tempo di estrarre dalla custodia la macchina fotografica che era già scappato!

La Foresta Umbra

Dopo questo punto, il percorso prosegue lungo le pendici della Valle della Carpinosa, verso la riserva integrale Sfilzi. Tutta l’area è rigorosamente protetta, soprattutto per garantire la sopravvivenza e la purezza della fontana di Sfilzi, l’unica sorgente montana del Gargano resa famosa dalla presenza del tritone italico, un dolce anfibio urodelo simile ad una lucertola. 

Indicazioni per il Rifugio Sfilzi

L’ultimo tratto del percorso, da Sfilzi a Casalini, è il più impegnativo. Qui abbiamo rallentato il passo a dire il vero.. la stanchezza si faceva un po’ sentire... ma anche per ammirare la bellezza del paesaggio e della vegetazione. Dopo questo punto, il sentiero ad anello continua in discesa per poi tornare al punto di partenza.

Consiglio questo percorso davvero a tutti quanti. Ovviamente non può essere percorso da passeggini e se viaggiate con bambini, consiglio un’età superiore a 5 anni.

Il mare

Le quattro Isole Tremiti, circondate da un mare cristallino e ricche di fantastiche grotte marine, fanno sempre parte del mitico Parco Nazionale del Gargano.

Isole Tremiti

Lo sperone d’Italia racchiude alcune delle spiagge più belle di tutta la Puglia. La Spiaggia dei Colombi di Vieste per esempio, racchiusa tra le rocce e caratterizzata da morbida sabbia e acque turchesi è un luogo super gettonato per famiglie con bambini.

La Spiaggia dei Colombi

Dove alloggiare nel Gargano

Molto persone preferiscono alloggiare in appartamento per non avere problemi di orari o altro, altri scelgono un semplice b&b, ed altri ancora, come me per esempio, che senza pensarci due volte scelgono l’albergo. Almeno in vacanza non ne voglio sapere di piatti da lavare, letti da rifare ecc... Per entrambe le nostre vacanze nel Gargano, abbiamo alloggiato in un hotel a Vieste, e qui abbiamo trovato la miglior offerta dopo aver consultato vari siti di prenotazione alberghiera. Noi abbiamo scelto di dormire a Vieste in quanto rappresenta un comodo punto di partenza per raggiungere il mare e la montagna. Ad ogni modo se l’albergo non è la vostra soluzione ideale, in questo sito ho visto si possono prenotare anche appartamenti e b&b.

Panorama di Vieste

Come raggiungere il Parco Nazionale del Gargano

Il grande Parco Nazionale del Gargano, collocato in provincia di Foggia, è raggiungibile in aereo (anche se i voli atterrano a Bari). Da qui dovrete poi noleggiare un auto per poter arrivare nel Gargano https://www.europcar.it/localita/italia/bari.
L’auto è decisamente uno dei mezzi di trasporto più comodi per raggiungere e poi muoversi in totale libertà in questo fantastico posto. Noi abbiamo scelto questo mezzo di trasporto abitando non troppo lontano fortunatamente. 

giovedì 4 giugno 2015

I gioielli delle Cesane

La natura è sempre capace di stupire e meravigliare anche in quei posti dove l'uomo l'ha mortificata.
Le colline delle Cesane sono uno di questi luoghi... vennero sfruttate senza criterio per secoli, la foresta che le ricopriva fu spazzata via, il suolo venne sfruttato fino a renderlo quasi sterile e alla fine una drammatica frana portò numerosi lutti fra la popolazione. Oggi, per fortuna, la natura sta ritornando gradualmente padrona di queste terre, l'uomo ha capito l'errore, ha ammesso di aver peccato verso Madre Natura.
L'attuale foresta che riveste le Cesane è qualcosa di artificiale ma tra le sue pinete esotiche e le giovani macchie autoctone si celano dei veri e propri tesori. Mi è capitato, durante la mia ultima escursione (Dal Casino della Cesana a Palazzo del Piano), di vedere fiori che non pensavo assolutamente di trovare tra queste colline. Fra tutti le orchidee, in gran numero e varietà, dai colori e dalle forme più disparate... uno spettacolo per gli occhi.
E' stata una scoperta che mi ha lasciato veramente a bocca aperta, ad ogni mio passo c'era un bellissimo fiore d'ammirare.

Il grande prato che circonda il Casino della Cesana di primo acchito può sembrare uno spazio erboso come tanti ma la realtà è ben diversa. Appena si percorre il sentiero inizio ad individuare orchidee su orchidee. La prima sulla quale mi cade l'occhio è questa... non chiedetemi il nome però.
Con quest'altra vado sul sicuro... orchidea purpurea, onnipresente alle Cesane.
Gira che ti rigira, nascoste nel fitto del prato, spuntano fuori anche orchidee gialle e...
... bianche.
Orchidea minore, piuttosto numerosa attorno al Casino della Cesana.
Oltre dalle orchidee, sono sempre molto attratto da questi fiorellini bianchi, li trovo estremamente belli per il loro semplice candore e l'apparente fragilità.
Fuori dal prato faccio ancora molte altre scoperte interessanti come questa: la cefalantera maggiore, la forma particolare mi ha permesso un facile riconoscimento.
Meraviglia delle meraviglie, un'orchidea del genere ophris alle Cesane. Sono un po incredulo eppure nel mio cammino ne troverò delle altre ed ogni volta sono rimasto a contemplare la loro bellezza per minuti.
Piccolo e simpatico fiore blu.
Altra infiorescenza molto comune che spesso tappezza intere radure.
Splendide orchidee purpuree in gran numero.
Ma il meglio arriva adesso... orchidea insettiforme. La prima volta che ne vedo una. Averla trovata alle Cesane mi rende oltremodo felice.
Particolare di questo strano e bellissimo fiore.
E per concludere questo mio tour dei fiori primaverili nella Foresta delle Cesane ecco la bella, anche se poco appariscente, orchidea anthropophora.

Ecco cosa sono i gioielli delle Cesane, il meraviglioso tesoro custodito da questa strana foresta che concede solo a chi l'ama veramente il privilegio di ammirarlo.