domenica 15 febbraio 2015

L'antica Rocca Leonella

Durante le numerose giornate uggiose di questo febbraio ho trovato modo di fare un ennesimo, fugace, giro in auto. Devo dire la verità però. Ultimamente mi accade di partire senza avere una meta ben precisa così, a volte, succede che non trovo nulla capace di attirare la mia attenzione e me ne ritorno sconsolato a casa. In altre occasioni, per fortuna, mentre vagabondo per le strade, mi tornano alla mente alcuni luoghi interessanti dove sono transitato più e più volte ma che non ho mai visitato veramente... questo è il caso di Rocca Leonella. La località appena citata si trova sulle pendici nord-orientali del Monte Nerone, poco lontano da Piobbico (PU). Nel medioevo, e fino al rinascimento, Rocca Leonella era un feudo della nobile famiglia dei Brancaleoni i quali edificarono in questa zona un castello, (che diede il nome all'intera zona circostante), per proteggere Piobbico e sorvegliare un valico che conduceva a sud verso la cittadina di Cagli. Oggi Rocca Leonella è una località molto poco abitata e scarsamente frequentata ma ancora ricchissima di storia e ancor più di natura. 

Le foto...

Poco più a est di Piobbico si trova una strada che, salendo le pendici del Monte Nerone, dopo numerose curve, raggiunge prima il borghetto di Acquanera e poi il passo un tempo sorvegliato dal maniero di Rocca Leonella. Oggi, oltre ad un cimitero adiacente alla strada, si trovano in prossimità di questo valico una chiesa dedicata a San Luigi, un grosso caseggiato e i resti di una torre. Sopra quest'ultima, fino al 1517, si ergeva la rocca di cui restano pochissime tracce. Nella foto, sullo sfondo, è possibile vedere anche un piccolo agglomerato di case, si tratta del villaggio di Bacciardi.
Con l'intento di osservare il borghetto da una posizione migliore, lascio per un istante Rocca Leonella e mi incammino lungo un sentiero.
Bacciardi vista da più vicino. Notare come nel borgo vi sia solo una costruzione di recente fattura.
Le cime imbiancate del Monte Nerone sovrastano il villaggio.
Torno sui miei passi e mi appropinquo alla chiesa.
Avvicinandomi, oltre a notare i recenti lavori di restauro, osservo una nicchia posta poco la disotto del tetto, all'interno della quale si trova una statua in terracotta raffigura la Vergine dolorante che tiene sulle ginocchia un minuscolo Cristo morto. Sotto di essa una lapide riporta le seguenti parole: Tu eris super domum meam A.D. 1913, ovvero, Tu sarai sopra la mia casa.
Lascio l'edificio e salgo verso i ruderi della torre di Rocca Leonella.
Di nuovo ammiro il paesaggio verso il villaggio di Bacciardi, la tortuosa stradina che lo collega al resto del mondo e i sovrastanti pendii del Monte Nerone.
Ed ecco la torre o meglio quello che ne resta. L'edificio è composto da pietre di calcare bianco e rosa con inserimenti in laterizio. Difficile non notare alcune modifiche apportate in un recente passato che trasformarono la torre in una cabina per l'energia elettrica.
La scaletta in ferro che conduceva al secondo piano e in basso a destra l'antica cisterna dell'acqua.
Secchi steli d'erba, sferzati da gelidi venti, ondeggiano dalle nude pareti.
Porta al pian terreno della torre
Lascio in tutta fretta la torre per via di una bufera di acqua frammista a neve e scendo subito verso l'ingresso della chiesa di San Luigi. Prima di fuggire in auto, scatto un'ultima foto alla facciata della chiesetta e poso lo sguardo sui resti di una specie di monolite ormai informe ma capace forse di raccontare ancora antiche vicende legate a questi luoghi.

Guarda dove si trova Rocca Leonella.