domenica 26 agosto 2012

Quei due sul Monte Pietralata

Una qualunque domenica pomeriggio di inizio estate, mi trovavo riverso sul computer mentre con il pensiero vagliavo qualche meta dove ammazzare il resto della giornata quando squilla il cellulare: è il mio amico fanese Fabrizio, il "Bicio".

Per sommi capi la conversazione fu la seguente:
Bicio_ Ciao Barba ti disturbo?
Barba_ Caio Bicio no, dimmi...
Bicio_ Sei fuori da qualche parte?
Barba_No!
Bici _Ah!...Sei a casa?
Barba_Si!
Bicio_ Hai voglia di fare una scarpinata?
Barba_ Si! Fra quanto ci vediamo?
Bicio_ Adesso!
Barba_ Il tempo d'infilare gli scarponi e sono pronto.

Appena ci siamo ritrovati nel nostro consueto posto, sinceramente non avevamo idea di dove andare ma dopo qualche esitazione, mi ritornò in mente la fonte d'acqua che il mio amico scovò qualche tempo prima nella Riserva Naturale del Furlo.
Dovete sapere che il Bicio è un grande amante della birra e si diletta con altri a produrla artigianalmente, come tutti i mastri birrai che si rispettino è ella ricerca delle migliori materie prime al minor costo e km 0 se possibile. Un giorno mentre Fabrizio si trovava nella celebre "Fabbrica dell'Acqua" di Sant'Anna del Furlo a testarne la bontà, un anziano del posto, un "villico" per intenderci, gli indicò una buona fonte nella zona di Pagino Castello, alle pendici del Monte Pietralata.
Fino a quella domenica la zona del Castello di Pagino e la buona fonte d'acqua mi erano sconosciute, si profilava un'ottima occasione per rimediare e magari scoprire altri luoghi interessanti. Perciò bando alle ciance! Senza tanti preamboli monto in macchina di Fabrizio e partiamo alla volta del Monte Pietralata.
Arriviamo nella località di Pagino Castello: poche case ammassate una sull'altra ed il classico cimitero di campagna, luogo ideale dove posteggiare l'auto durante le escursioni! il mio amico mi indica subito un bivio caratterizzato da un'edicola religiosa ed un lavatoio a secco. Dalla biforcazione Fabrizio mi guida sulla stradina di destra per raggiungere la fonte intanto noto proprio sul bivio due frecce una che indica "punto panoramico" a sinistra, l'altra Monte Pietralata" a destra... si profila una bella salita! Ma è un vero peccato non aver portato con me la mappa di questa zona, avrei sicuramente trovato percorsi molto interessanti. Iniziamo comunque il cammino tra una chiacchiera e l'altra fino a raggiungere la sorgente, un bel ritmo scende dalla cannella, l'acqua è fresca e ottima nel sapore. Fatti i dovuti rifornimenti idrici ci incamminiamo sulla strada di ghiaia, da poco riassettata, con l'intenzione maldestramente celata da entrambi di raggiungere la cima della montagna. Non individuando sentieri proseguiamo sulla strada che sale con lunghi tornanti, circondati da boschi di latifoglie, uno splendido sole e dalle nostre chiacchiere fino a quando... finalmente, troviamo un bel sentiero che si inerpica dritto verso l'alto. Il percorso passa nel bel mezzo di un lecceto, a ridosso della grande costa orientale della montagna, che guarda verso la Gola del Furlo: da questo punto una camminata piuttosto monotona si arricchisce di colpo con ottimi panorami! Per primo fa la sua apparizione il Monte Paganuccio e le alte pareti bianche della gola sottostante, non nego l'emozione avuta in questo primo scorcio, si susseguono stupende visuali su tutti  i Monti delle Cesane , Fossombrone e la schiera dell'Appennino Umbro-Marchigiano, in primis come sempre troneggia il Massiccio del Catria. Con gran fatica Fabrizio ed io ci portiamo sulle praterie sommitali la vista si amplia, ora riusciamo a vedere nitidamente tutta la dorsale appenninica del pesarese ed oltre. Entrambi contempliamo la bellezza del luogo e celebriamo l'impresa facendoci una foto assieme. Ma il  tempo purtroppo è un tiranno senza scrupoli, ed è già ora di fare ritorno a casa e incamminandoci volgiamo lo sguardo in direzione de mare costa, verso Fano e la costa completamente ammorbata dalla canicola e dallo smog, devo ammettere che in quel momento un po di grigiore si è fatto avanti anche nei nostri animi.

Le foto di questa escursione:

La vista sulla Gola del Furlo mentre io ed il Bicio ci dirigiamo in auto verso Pagino.
Ed eccoci nel bivio in prossimità del Castello di Pagino.
Bellissimo casolare immerso nel verde, non per niente sulle mappe il luogo è denominato Belcolle.
Simpatico e curioso coleottero incontato nel nostro cammino.
Ed eccola la fonte di buona acqua, controllando sulle mappe ho scoperto trattarsi della sorgente del Fosso della Cicogna, piccolo affluente del Fiume Metauro.
Lo sguardo scende dai pendii del Pietralata fino alla Valle del Metauro, la cittadina è Canavaccio mentre sopra di essa dominano i Monti delle Cesane.
La nostra strada comoda ma monotona per la cima.
Ma di colpo siamo sul sentiero, impegnativo e allo stesso tempo molto suggestivo; questo è il monte Paganuccio e sotto di esso le strapiombanti rocce della gola.
Un po sfocata dall'umidità ma si può ben notare Fossombrone ai piedi dei Monti delle Cesane.
In un punto del sentiero rimboscato a pini, un magnifico cespuglio di scotano in fiore viene esaltato dai raggi del sole.
A sinistra si nota il Paganuccio a destra la propaggine del Pietralata che va a stringere la gola e nel mezzo la visuale porta fino al Massiccio del Catria.
Particolare scorcio sul Catria.
Altra foto vero valle.
I monti delle Cesane e la grande foresta che gli ricopre.
Iniziano le praterie sommitali del Pietralata.
Ancora il Catria.
In prossimità della cima vengo colpito dai resti sbiaditi di un pino.
Esteso manto erboso in cima al Monte Pietralata; siamo circa a 889 m s.l.m..
Il Monte Nerone.
E spunta anche l'inconfondibile sagoma del Monte Petrano.
Il Petrano nella sua piatta interezza.
Ed infine... noi due poco prima di ripercorrere il cammino che ci porterà a casa. Io sono quello di sinistra, lo scapigliato, a destra l'amico Fabrizio!
La foto è un po sfocata ma del resto tutti i ricordi lo sono.

Guarda il percorso fatto da Pagino Castello alla sommità del Monte Pietralata.