mercoledì 26 ottobre 2011

Le Cesane

La foresta demaniale delle Cesane, tra le più vaste della provincia di Pesaro-Urbino, si estende su una fascia di alte colline (650m s.l.m.) che partendo da Fossombrone (sud-est), giungono fino alle porte di Urbino (nord-ovest). L'area occupa ha una superficie di quasi 1500 ettari, si trova nei territori comunali di Fossombrone,Urbino e Isola del Piano, buona parte di essa è costituita da rimboschimenti a conifere atti a recuperare terreni un tempo drasticamente depauperati dall'opera dell'uomo. La prima fase di piantumazione risale al 1915 e in quell'epoca vennero utilizzati nei lavori i prigionieri della Prima Guerra Mondiale; da quei giorni le superfici ricoperte da conifere sono enormemente aumentate ed oggi si cerca sempre più di accelerare la reintroduzione di piante autoctone.
Per trovare aree delle Cesane ancora ricoperte da latifoglie è sufficente scendere dall'altipiano sommitale delle colline verso le valli e le zone periferiche dove sono sopravvissute specie autoctone quali: l'orniello, il carpino, la roverella ed anche il cerro, il nocciolo, l'acero ed il leccio.
In questo bosco passeggiando senza far troppo rumore non e difficile imbattersi in diverse specie animali quali caprioli, daini, cinghiali e scoiattoli o almeno nei segni che lasciano sul terreno, altre specie sono la volpe, il tasso, la donnola, la faina, gli uccelli come la civetta, il gufo, la poiana, il falco, il merlo, la ghiandaia e moltissimi passeriformi.
Le Cesane oltre ad offrire scenari naturali di una certa bellezza ed incantevoli panorami, custodiscono ancora le opere che l'uomo vi ha costruito durante i secoli d'intenso sfruttamento. Al limitar dell'attuale foresta è possibile ammirare rocche, antichi borghi colonici e monasteri, mentre all'interno di essa sono ancora presenti le vecchie case rurali, ora del demanio, ed antichi ruderi più o meno dimenticati.

L'intervento dell'uomo ha dato vita ad uno strano bosco...ma adesso a poca distanza dai cenrti urbani più popolosi della val Metauro, abbiamo un vero e proprio polmone verde, un luogo per praticare sport (MTB, trekking), per fare una semplice passeggiata all'aria aperta oppure andare alla ricerca di funghi, tartufi ed erbe. La foresta delle Cesane è uno di quei posti dove le persone, senza arrabattarsi troppo, possono godere degli effetti positivi della natura sul corpo e sullo spirito.

Qui di seguito vi propongo alcune foto delle mie innumerevoli scappatelle sulle Cesane, un posto che fa parte del mio cuore oltre che delle mie radici. Presto spero di tornare a parlarne con qualche itinerario o particolari scenari.

Il margine di sud-est del bosco delle Cesane, tra il sempreverde dei pini e i caldi colori autunnali delle latifoglie.
 In autunno i pini vengono decorati dai caldi colori dello scotano.
Uno dei tanti sentieri che dalla cima delle Cesane scende a valle, circondato dalla vegetazione autoctona superstite.
La pineta illuminata dal sole dopo una tormenta di neve.
Il crepuscolo visto dalla foresta.
Il sorgere del sole posa per l'ennesima volta i suoi raggi sui pini.
 La Gola del Furlo vista dalle Cesane.
Tra i sentieri della foresta.
 Cecilia...un rudere su un bellissimo altipiano circondato dal bosco.
I ruderi conosciuti come Casa della Cesana.

Guarda dove si trova la Foresta delle Cesane.

domenica 9 ottobre 2011

La Chiesa di San Piero in Tambis

Pensando ad un luogo "fantasma", uno di quegl'innumerevoli posti caduti in rovina con la fine della civiltà contadina, mi viene subito per la mente la chiesetta di San Piero in Tambis, nel comune di Fossombrone (PU).

Tutte le informazioni sulla chiesa oltre a diverse foto si possono trovare sul sito La Valle del Metauro.

Il pietoso stato in cui versa questo antico edificio è vergognoso, sopratutto se penso a qualche anno fa, quando l'area fu transennata per effettuare un bel vigoroso restauro, il quale non ha fatto altro che abbandonare altri detriti sopra quelli già presenti. Insomma questo è uno di quei casi in cui un luogo "fantasma" viene salvato da un'opera "fantasma". La cosa mi rattrista molto anche perché in questa località affondano le radici di buona parte della mia famiglia e mi risulta facile pensare che anni or sono alcuni di questi miei parenti entravano in  chiesa a prender messa la domenica.
Purtroppo queste sono le condizioni della chiesa ma non smetto di sperare; ogni volta che devo raggiungere i monti delle Cesane passo proprio per San Piero nella speranza un giorno di vedere gradevoli novità.

Ecco le foto da me scattate alla Chiesa di San Piero in Tambis. Alcune immagini si ripetono con il sito consigliato in precedenza, purtroppo il soggetto è il medesimo...difficile divagare...ma ho voluto soffermarmi sulla struttura che tutt'ora mantiene in piedi l'interno della chiesa.

Vista della Chiesa di San Piero in Tambis dalle macchie circostanti.
L'interno in totale abbandono.
Particolare del catino absidale.
Ed ecco il catino dell'abside dal lato opposto: un'ossatura in legno rivestita di gesso e canne.
Tutto il soffitto della chiesa costruito con questa tecnica.

Guarda dove si trova la Chiesa di San Piero in Tambis.



sabato 1 ottobre 2011

Palazzo di Arcevia


Qualche giorno fa girando nei pressi del comune di Arcevia (AN), ho voluto deviare verso la graziosa frazione di Palazzo. Un bellissimo borgo incastonato tra i colli preappenninici dell'anconetano veramente meritevole di una visita; una piacevole passeggiata.

Palazzo sorse nel XIV secolo sul declivio di un colle, circondato tutt'ora da mura, è caratterizzato dalla particolare disposizione delle case che dall'alto del promontorio scendono su vari livelli fino a toccare la piana sottostante. L'abitato racchiuso su se stesso pare quasi voler deliberatamente tener fuori  il resto del mondo, la sua frenetica corsa alla modernità e tutto ciò è dovuto ai suoi strettissimi vicoli che lo attraversano creando un labirintico tracciato.

Ora come sempre vi mostro le foto che ho scattato sul posto ma francamente devo ammettere che l'immagine più bella di Palazzo la si ottiene di notte, quando le luci arancioni che illuminano gli angusti vicoli riflettendosi nella nera notte lo fanno sembrare un presepe a grandezza naturale. In questo modo lo vidi per la prima volta svoltando dalla collina che ne custodisce lo splendore.

 Palazzo fa capolino dalla collina.
 La porta d'accesso nella parte alta del borgo protetta dalla torre.
 La porta in particolare.
 La suggestiva piazza interna.
 Il campanile dell'imponente chiesa.
 Si va per vicoli -1
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Fino a raggiungere la porta bassa di Palazzo.

Un'altra bell'immagine di Palazzo è possibile vederla su... Le Marche photo blog.

Guarda dove si trova Palazzo di Arcevia.