venerdì 23 settembre 2011

Salita ai sassi di Simone e Simoncello

A nord della regione Marche al confine con la Toscana ed ora pure con la Romagna, si trova il Parco naturale del Sasso Simone e Simoncello. Un area incantevole ricoperta da fitti boschi guarniti da verdeggianti pascoli, sormontata dal monte Carpegna e magnificamente decorata dalle due maestose rocce che danno il nome al parco.
I due rilievi offrono escursioni incantevoli agli amanti della natura. Nonostante la loro vicinanza si trovano in regioni diverse, il sasso Simone, il più grande, appartiene alla Toscana (AR), mentre il più piccolo sasso Simoncello è sito nelle Marche (PU). Queste strane rocce dalla cima piatta sono residui di un mare che innalzandosi e frammentandosi nel corso dei millenni, si dirige dal versante tirrenico a quello adriatico, alcuni rilievi della stessa natura sono la roccia su cui posa San Leo ed il Monte Titano dove sorge San Marino oltre a molti altri meno noti dislocati su tutta la Val Marecchia e non solo.

Come mia prima camminata in questo magnifico parco mi sono posto l'obbiettivo di salire le cime del Sasso Simone 1204m e del Simoncello 1221m.
La partenza dal punto più vicino alle montagne, nella zona del Ranco del Cerro, da qui mi sono inoltrato nella magnifica foresta di cerri che circonda i rilievi. Durante il tragitto, mano a mano che mi avvicino alla meta, i cerri si mischiano sempre più ai faggi ed immensi blocchi di pietra accatastati l'uno sull'altro contornano il sentiero. Giunto al confine regionale tra Marche e Toscana, contrassegnato da un cartello, mi dirigo verso il Sasso Simoncello. Il sentiero per l'ascesa diventa passo dopo passo sempre più impervio fino a essere costretto a salire sulla nuda roccia con l'aiuto di cavi d'acciaio. L'arrivo sul pianoro sommitale è qualcosa di meraviglioso sia per lo spirito che per gli occhi, circondato da gigli montani e da prati immacolati, un paesaggio che spazia sulla foresta sottostante fino al monte Carpegna dando la senzazione di trovarsi veramente in un luogo selvaggio. Volgendo lo sguardo a sud ammiro il Sasso Simone, la prossima sfida. Disceso dalla roccia mi sposto subito in direzione opposta e arrivo all'altra roccia, costeggiando le sue rupi circondate dalla vegetazione inizio ad inerpicarmi anche qui con l'ausilio di cavi d'acciaio. L'ultimo strappo per il pianoro sommitale è pressoché verticale! e alla fine eccomi sul Sasso Simone dove nel XVI secolo si tentò addirittura di costruire una città ma la natura qui è l'unica vera sovrana. Gran parte del pianoro è circondato da una recinzione per proteggere l'habitat però prima di tornare non ho resistito e mi sono sporto sulla terribile parete verticale che guarda verso lo spoglio versante toscano.

Le foto...
 Il sentiero dalla partenza: Ranco del Cerro.
 Bei gigli lungo il cammino.
 Grandi blocchi di pietra caduti da chissà quando annunciano la vicinanza dei due sassi.
 Vista di una parete rocciosa del Sasso Simoncello durante l'ascesa della sua cima.
 Giglio montano sui prati sommitali del Sasso Simoncello.
 Vista sulla foresta e sul monte Carpegna...peccato per la foschia.
 Il Sasso Simone visto dal Simoncello.
 Appendice rocciosa sul Simoncello.
 Uno scorcio della foresta durante il mio spostamento tra le due rocce.
 Le pareti del Sasso Simone...inizia la salita.
 Il sentiero sempre più ripido verso la cima.
 Croce sul Sasso Simone.
 I prati sulla piana della montagna.
 Citando John Muir ne "La mia prima estate sulla Sierra": Quando trovo una sporgenza adatta e mi ci arrampico e cautamente mi rizzo in piedi: non posso trattenermi dal pensare un attimo che la roccia possa spaccarsi e precipitarmi di sotto; e quanto disotto...
Ogni volta, ritirandomi da quei punti di osservazione entusiasta della veduta, mi dico: <<ora basta, non tornerò più sul ciglio>>.  Ma che può il consiglio della cautela di fronte [a un tale spettacolo]? Sedotto dall'incantesimo il corpo va dove più gli aggrada, mosso da una volontà sulla quale apparentemente abbiamo ben poco potere.
 La vista dalla rupe sul versante toscano.
Il Sasso Simoncello intravisto dal Sasso Simone.

Guarda la mappa del tragitto.