lunedì 28 febbraio 2011

Neve nella campagna di Lucrezia


L'inverno se ne sta andando ma è in me rimasta la voglia di rivedere la neve nella mia val Metauro, purtoppo dovrò aspettare il prossimo anno, in tanto ammiro le foto dello scorso febbraio.
Quella nevicata quasi inaspettata lungo la costa adriatica che per pochi giorni ha donato spettacoli rari se non inediti resi ancor più belli da terse giornate.
La mattina successiva alla bufera non riuscendo a rimanere in casa mi sono fatto un giretto per le bianche immacolate campagne di Lucrezia (PU), nella zona detta Cannelle, in cerca di magici luoghi da poter ammirare.

Le foto...

 La campagna di Lucrezia innevata e sullo sfondo le colline e i monti fino al massiccio del Catia.
 Attraverso silenziose vigne.
 Meglio aspettare tempi migliori per fare un pic-nic all'aria aperta.
 La quercia...per lei una nevicata delle tante.
 Il vecchio pozzo.
 Geometrie di neve su tronco d'albero.
 Bacche ghiacciate.
 Sulle rive di un laghetto.
La vecchia chiesetta ormai costretta ad accogliere solamente neve.

Guarda dove si trova Lucrezia località Cannelle.

martedì 22 febbraio 2011

Bianche spiagge


Lo scorso anno tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio si è verificata una bella nevicata lungo le coste del pesarese, è stata la prima volta in cui sono riuscito a vere le spiagge ricoperte di neve, un avvenimento non molto frequente lungo le coste marchigiane.
Il mare, la spiaggia bianca...un'atmosfera nuova rilassante rispetto alle affollate giornate estive e alle malinconiche burrasche invernali.

Gli scatti riguardano una spiaggia a sud di Fano detta Baia Metauro, a dire la verità non ha nulla di bello è un'ampia battigia sassosa circondata da fatiscenti palazzine ma la neve come sempre ha la capacità di  rendere tutto più bello e delicato.

 Spiagge bianche, sullo sfondo Fano.
 Un relitto lasciato dalla burrasca solo sulla neve.
 Nulla di più romantico di una passeggiata...
 Sguardo sulla solitaria battigia.
Che aria tersa, che quieta spiaggia di neve.

giovedì 10 febbraio 2011

L'alba perfetta

Nelle prossimità della minuscola località di Molino Malla, comune di Montefelcino (PU), ho potuto ammirare l'ALBA!
Una di quelle che lasciano l'impronta negl'occhi e nel cuore...sinceramente la più bella della mia vita.
Uno spettacolo che ha fatto ulteriormente aumentare il mio amore per la campagna marchigiana, un tesoro da custodire con gelosia.

Se fossi un poeta avrei potuto scrivere infiniti versi d'amore difronte alla sconfinata bellezza di questo scorcio d'alba.Ma sono riuscito solamente a scattare qualche foto, almeno per poter ancora sognare e rabbonirmi nei pessimi momenti di cui è ricca la vita quotidiana.

 La prima luce rischiara la notte nella campana.
 Anche i rami del pino sembrano protendersi ad ammirare il compiersi di questo spettacolo.
Una suggestiva visuale su una casa avvolta dai caldi colori dell'alba perfetta. 

venerdì 4 febbraio 2011

Escursione sul monte Tenetra

Seguendo il pensiero del buon Thoreau, personalmente considero il camminare come un vero e proprio pellegrinaggio, un viaggio spirituale, un vagabondaggio verso la propria Terra Santa. Ogni cammino intrapreso sia pur breve, non lo si deve vedere a mo di semplice gita che si conclude nel ripercorrere i propri passi fin casa ma va intrapreso con spirito d'avventura come non si dovesse far mai ritorno.
Proprio con questi propositi si avvia ogni mia camminata alla continua scoperta della natura, un viaggio di esplorazione esteriore ed allo stesso tempo interiore, una ricerca di quegli sconvolgimenti emotivi che solo la grandezza di quel mondo incontrollabile e selvaggio può dare.

Tra questi viaggi all'avventura certamente c'è la mia solitaria escursione al monte Tenetra nel massiccio del Catria (PU). Si tratta del mio primo approccio con le montagne dell'appennino centrale, una camminata nella prima metà di aprile dopo un lungo inverno che molto lentamente lasciava il passo alla primavera. In questo territorio "sconosciuto" e piuttosto desolante solo i primi fiori come il corcus riuscivano a ingentilire e rendere preziose le radure. La precarietà dell'ambiente si è poi mostrata con l'arrivo improvviso di una nube che ha ripiombato i monti tutti nel generale inverno ammantando se non ammorbando con una certa violenza ogni cosa. Uno di quei fenomeni montani che mi ha fatto capire la pochezza dell'uomo di fronte alla natura.
Detta alla spicciola...ho preso un bello spaghetto ma fortunatamente ho schivato per tempo il peggio.

Le foto dell'escursione...

 La partenza da Ranco Pierello (950m), la vista sul monte Campifobio (934m) e la fustaglia di lecci che lo ricopre.
 Qualche crocus sul cammino.
 Inizia la faggeta che custodisce l'ultima neve.
 Gli alberi...tetra prigione.
 I prati del Tenetra appena scoperti dalla neve (1123m).
 Vista sul monte Petrano (1095m) con i sui caratteristici pianori e quello sperone detto la Roccaccia (1065m), dietro il monte Nerone (1525).
 Il monte Morcia (1223m).
Vista sui prati del rifugio Valpiana.
 Dal monte Tenetra (1240m) una vista della valle che scende su Cantiano e dietro la serra di Burano.
 Il secondo colle è il Tenetra...deludente rispetto al monte Alto (1321m) dietro e soprattutto il monte Acuto (1668m).
Ancora uno sguardo su Nerone e Petrano ma anche un occhio al cielo...
 Le cime innevate oltre il filo spinato.
La nube ricopre in un baleno il Tenetra.
Dal monte Alto uno sguardo sulla suggestiva Bocca della valle (1164m).
 Il monte Acuto ancora in abito invernale.
Le nubi occupano il vallone.
 La foschia a due passi.
 Farsi coraggio ed immergersi nella bruma.
 Ma andrò bene per di qua?
Dopo qualche istante di smarrimento trovo la strada carrabile che mi conduce dritto alla faggeta ed al ritorno.