mercoledì 17 novembre 2010

Caudino

Questo minuscolo borgo medievale si trova in provincia di Ancona, nel territorio comunale di Arcevia, circondato da stupende colline boscose. L’aria che si respira in questo posto sembra la stessa di secoli fa, tutto appare sospeso in un limbo temporale… è come se con la propria auto si raggiungesse la Frittole di Benigni e Troisi.




Un po’ di storia:
Il borgo di Caudino sito su un promontorio sulla strada che d’Arcevia conduce a Pergola, nacque nel XIV secolo come palazzo signorile, successivamente si trasformò in un castello allo scopo di controllare i traffici tra le due località e quindi con il ducato di Urbino. Oggi di quell’epoca rimangono parte della cinta muraria, l’assetto urbano del XV sec. E la particolare porta d’accesso. Nel centro del minuscolo paese si trova la chiesa di Santo Stefano con la sua antica torre campanaria, al suo interno si trova un affresco cinquecentesco raffigurante la Madonna di Loreto. Al difuori del borgo invece è possibile ammirare la settecentesca chiesetta dedicata a San Biagio.

Giusto qualche foto...

 La porta di accesso a Caudino.
 Un po più vicino...
 La torre campanaria della chiesa di Santo Stefano, nel centro.
 Bellissima questa vecchia acacia di fronte alle mura paesane.
Una foto d'altri tempi!
La chiesa di San Biagio edificata nel 1763, sulla facciata si trovano le lapidi a memoria dei caduti delle due guerre.

Guarda dove si trova Caudino

domenica 14 novembre 2010

Montefabbri

Il borgo di Montefabbri si trova nel comune di Colbordolo (PU), sulle colline a ridosso la valle del fiume Foglia. Questo paese è considerato uno dei borghi più belli d’Italia dall'omonimo club e ha dato i natali al Beato Sante Brancorsini che riposa nel convento a lui intitolato, nel comune di Mombaroccio, di cui ho parlato in precedenza

Passiamo a un po’ di storia:

Le prime testimonianze storiche su questo paese risalgono al 1216¸ quando tal Martello di Montefabbri è citato come testimone per una ricevuta fatta al Podestà di Rimini da Buonoconte di Montefeltro a causa di alcuni servizi resi al comune. Anche secondo gli storici Montefabbri si sviluppò nel XIII sec. attorno alla Pieve di San Gaudenzio , su impulso degl’abitanti di un castello vicino. Nel 1578 il borgo fu concesso in feudo dal duca di Urbino, Francesco Maria Della Rovere II, a Francesco Paciotti, architetto allievo del Gerolamo Genga, il quale mantenne per se e la sua famiglia il titolo di conte fino alla devoluzione del potentato urbinate allo Stato Pontificio. Il paese dopo un periodo di sviluppo sotto i Paciotti iniziò un lento declino che culminò nel 1869, quando perse l’autonomia comunale divenendo frazione di Colbordolo.

Montefabbri merita una visita per le sue mura, il suo magnifico portale d’accesso ma soprattutto per l’intatta struttura urbanistica che pone le case tutte attorno alla pieve, oggi come allora.
Il mio itinerario al borgo è stato funestato dal brutto tempo ma ha fornito alle mura e alle case tutte una strana atmosfera, che sia bella o brutta fate voi…

Le mura che cingono Montefabbri.
 La porta d'ingresso al borgo di Montefabbri.

Riquadro sulla porta d'ingresso raffigurante una Madonna lattante.

 Una casa del borgo.
 Per le vie.
 La porta vista dall'interno del paese.
Stemma del primo conte di montefabbri "Francesco Paciotti", sulla porta d'ingresso lato interno.
 Verso la pieve.
 La facciata della pieve dedicata a San Gaudenzio.
Una veduta del campanile.

Guarda dove si trova Montefabbri

mercoledì 10 novembre 2010

Convento del Beato Sante

Dopo aver parlato del bosco è obbligo far luce sul convento che si trova al centro di esso.
Il luogo religioso ospita oggi l’ordine dei frati Francescani Minori, lo stesso che eresse il cenobio nel 1223, per volere degl’abitanti del luogo. Questo convento oltre a godere della suggestiva atmosfera tipica dei sacri luoghi francescani, possiede uno stupendo santuario con interni decorati in un magnifico stile barocco, un ingresso gotico ed altri elementi di svariate epoche storiche, degno di nota è il chiostro rinascimentale disegnato da un architetto del calibro di Gerolamo Genga. Il complesso ospita le spoglie del venerabile frate Sante (Giansante Brancorsini), da cui il nome del luogo, nato nel borgo di Montefebbri (PU) nel 1354, si convertì a seguito d’un fatto di sangue vivendo una vita all’insegna della fede e di numerosi prodigi anche dopo la morte avvenuta nel 1394.

Ed ecco un pò di foto...


 Visuale sul convento ed il suo campanile.
 L'ingresso al Santuario.
 L'antico ingresso della chiesa.
 Una lapide che ricorda la fondazione del convento.
 La statua del Beato Sante,

 Una lapide che ricorda un prodigio del Beato.



Guarda dove si trova il convento del Beato Sante.